m a r c o d i g e n n a r o
SCRITTI  |  LA MATERNITA'
 
a cura di massimo giugliano
 
 
In che modo rappresentare l'attimo intimo ma universale di un abbraccio materno? La risposta è data giocando, plasmando porzioni di cerchi, ellissi, parabole, al fine di trovare un loro supremo equilibrio. Sei linee sono sufficienti. La tela è attraversata dal movimento centrifugo delle pennellate intrise di una tonalità rubra la cui materia esprime, senza velleità mimetiche, il calore dei corpi. Movimento centrifugo creatore di un vortice, il cui centro è al tempo stesso centro dei due corpi che, nella volontà e nella ricerca di protezione, diventano un'unica entità. Le linee sono tutt'uno con la materia del fondo: più chiare, venate di rosso, plasmate dalla forza centrifuga che dà vita alla tela. Si avvicinano, si allontanano, e in questa danza il vortice trova il suo scopo nel momento in cui realizza l'equilibrio dell'insieme. E si blocca, termina il suo moto, lasciando tutto come intrappolato nella vischiosità della sua materia. Equilibrio, vortice, materia, tutto riportato al denominatore comune: la linea, generatrice di ogni forma, primitiva, capace di rivelare, nella sua semplicità, la complessità degli stati d'animo e degli affetti umani.